Numerosi sono gli incentivi ed i vantaggi fiscali

 

Per i redditi provenienti dalle esportazioni è prevista l’esenzione totale dell’imposta sugli utili per i primi dieci anni di attività con una riduzione del 50% del tasso d’imposta dopo l’undicesimo anno di attività e la franchigia totale degli oneri e delle tasse sull’importazione di macchinari, materie prime e semilavorati, la possibilità per i non residenti di mantenere il regime di contribuzione del proprio paese oltre all’assenza totale di conflittualità sindacale. Le società off-shore possono importare (o acquistare sul mercato locale) in regime di esonero totale dei diritti di dogana e di IVA tutti i beni strumentali, le materie prime, materiali di trasporto e semilavorati. Infine, sono stati messi in campo dal governo Tunisino, strumenti economici (special economic area) in grado di attrarre e stimolare gli investimenti.

 

Tra Hammamet e Sousse a sud di Tunisi è stata edificata la nuova zona industriale di Enfidha ad alto valore logistico che è a disposizione di tutte quelle aziende che desiderino investire creando proprie filiali di produzione.  L’ambito è strategico per infrastrutture, trasporti e l’interscambio merci (a 1 km dalla stazione ferroviaria, a 35 km dal porto commerciale di Sousse e a ridosso dell’aeroporto internazionale di Enfidha) e per la presenza di centri tecnologici e di ricerca all’avanguardia.

 

Attualmente vi sono circa 1500 imprese italiane in Tunisia e l’Italia è il secondo partner commerciale del paese. Da segnalare la presenza di noti gruppi industriali quali: Benetton, Eldo, Miraglio, Verzotti, Cucirini, Colatrassi, Colacem, Eni, Agip, Snam progetti, Fiat Auto, Fiat Iveco, Fiat Avio, Piaggio, Todini, Ansaldo, Carta Isnardo, ecc.

 

 

ESENZIONI FISCALI

– Esonero totale per 10 anni sugli utili derivanti da esportazine

– Riesportazione libera del reddito d’impresa

– Esonero tasse doganali per l’esportazione in Italia di produzione industriale Tunisina

– Franchigia totale di diritti e tasse relativi

– Accordo bilaterale Italo-Tunisino di non doppia imponibilità

 

BASSI COSTI DI PRODUZIONE

– Basso costo e flessibilità della mano d’opera

– Ridotto costo energetico

– Assenza di conflittualità sindacale

– Sovrastrutture industriali sviluppate

 

 

INCENTIVI FISCALI

 

Imposte Dirette

L’imposta sul reddito delle persone fisiche è applicata con aliquote variabili dallo 0%, per i redditi fino a 1.500 dinari, fino al 35% per i redditi superiori a 50.000 dinari. L’imposta ordinaria sul reddito delle persone giuridiche è pari al:

– 35% sugli utili societari, per le imprese che operano sul mercato Tunisino

– 10% sugli utili societari delle piccole imprese agricole, artigianali, commerciali e delle imprese di formazione

 

Sono poi previste le seguenti agevolazioni:

– Esonero totale da tassazione per i redditi prodotti da attività di esportazione per i primi 10 anni e riduzione al 50% della tassazione a partire dall’11° anno per una durata di altri 10 anni

– Esonero totale dei redditi derivanti da progetti di sviluppo regionali per i primi 10 anni e riduzione al 50% della tassazione a partire dal 11° anno per una durata di altri 10 anni

– Esonero dall’imposta sul reddito per i redditi da lavoro dei dirigenti stranieri (max 3 addetti)

– Possibilità di scelta per un sistema di ammortamento regressivo per le attrezzature la cui durata di utilizzo superi i 7 anni

 

IVA e dazi doganali

L’aliquota IVA di riferimento è il 18%. Esistono poi due aliquote inferiori del 6 e del 10% per i prodotti sensibili e per alcuni beni strumentali e per una serie di servizi; esiste infine un’aliquota maggiorata pari al 29% su alcuni prodotti di lusso.

 

Per le società-export, l’importazione di beni macchinari e servizi necessari all’avvio e all’installazione dell’azienda, compresi gli autoveicoli per lo spostamento del manager, sono in esenzione IVA. Tale esenzione è estesa anche all’importazione di materie prime e semilavorati da impiegare nella produzione di beni destinati all’esportazione.

Le aliquote delle tasse doganali variano dallo 0% sino ad un massimo del 43% in base alla tipologia del prodotto e delle attività svolte. Vale quanto detto per l’IVA: in generale le società residenti sono soggette al pagamento dei dazi doganali, mentre le società esportatrici ne sono esentate.

Va tuttavia precisato che anche le società residenti tunisine possono essere esentate dal pagamento del dazio, qualora l’acquisto riguardi materie prime relative alla produzione di beni destinati all’esportazione, beni non prodotti localmente, beni acquistati da soggetti individuati in un apposito elenco (alberghi, discoteche, ecc.)

 

 

E’ PREVISTA PERTANTO, LA COMPLETA ESCLUSIONE DA DAZI DOGANALI ED IVA PER:

– l’importazione di materie prime destinate ad essere impiegate nei prodotti destinati all’export

– l’importazione di macchinari destinati alla produzione di beni esportati

– l’importazione di auto personali di cc oltre 2000 per dirigenti 

 

 

RIMPATRIO UTILI ALLA SOCIETA’ MADRE ITALIANA

Il D.M. 21.11.2001 dello Stato Italiano ha inserito la Tunisia nella lista dei Pesi extra-CEE che possono godere dello stesso trattamento riservato ai dividendi distribuiti da società partecipate residenti in Europa (white list), in base a tale direttiva madre-figlia (art. 96 bis del TUIR) la distribuzione di dividendi da una società Tunisina, partecipata da una società Italiana, è assoggettata in Italia all’IRPEG del 1,65% (5% del 33%).

 

 

INCENTIVI PER INVESTIMENTI E ASSUNZIONI

Sono previste alcune rilevanti sovvenzioni per le imprese export (residenti oppure off-shore) che effettuano investimenti ed incrementano l’occupazione. Le imprese operanti in particolari zone depresse all’interno del territorio Tunisino possono usufruire di un contributo statale a fondo perduto, pari al 25% dell’investimento in macchinari, senza limite di importo. Sono quindi esclusi dall’agevolazione i fabbricati.

 

 

SONO POI PREVISTI ALCUNI CONTRIBUTI SPECIFICI PER:

– La protezione dell’ambiente: 20% del costo degli impianti

– Lo sviluppo regionale: 15 o 25% del costo del progetto in base al luogo dell’impianto

– Lo sviluppo agricolo: 7% del costo del progetto con un premio addizionale dell’8% per i progetti agricoli nelle zone aride e del 25% per i progetti di pesca nei porti del litorale

 

E’ prevista inoltre la possibilità di presa in carico, totale o parziale, da parte dello Stato di alcune spese infrastrutturali:

– per la sistemazione delle zone destinate all’acquacoltura e alle colture che utilizzano la geotermia

– per i progetti collocati nelle zone di incentivazione allo sviluppo regionale

 

Le sovvenzioni per l’occupazione sono previste per:

– gli assunti che provengono dal “centro formazione Tunisino” (scuola professionale): 60% dell’intero  costo sostenuto per il lavoratore dipendente nei primi due anni, o in un numero maggiore di anni a particolari condizioni

– le assunzioni di laureati: 65% dell’intero costo sostenuto (regime speciale)

– le spese di formazione del personale in Tunisia: 100% dell’intero costo, se effettuato da docente Tunisino, oppure il 50% dell’intero costo se effettuato da docenti stranieri